Il genio dietro le sorprese degli ovetti di cioccolato

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C’è un designer tedesco che da 30 anni svolge uno dei lavori più curiosi al mondo: inventare nuove sorprese da inserire negli ovetti Kinder. Si tratta di Uwe Grünewald, nato a Francoforte nel 1966, che da oltre trent’anni guida il team professionale responsabile di ideare e realizzare le famose sorpresine contenute nell’ovetto di cioccolato più celebre al mondo.

 

 


In questi mesi Uwe celebra i suoi 30 anni di lavoro in Ferrero: divide il suo tempo tra la Germania e l’Italia, le due sedi operative del marchio Kinder, un ramo dell’azienda di Alba (Cuneo) creato alla fine degli anni Sessanta per soddisfare i gusti dei bambini. Proprio lo scorso anno, il prodotto simbolo di questa brillante intuizione, l’ovetto di cioccolato al latte con sorpresa, ha festeggiato i suoi primi 50 anni, piú metà dei quali sotto la guida di Grünewald, responsabile della parte “non commestibile” del prodotto.

 


L’idea dell’ovetto fu semplice ma brillante: venne concepita all’inizio degli anni Settanta da un dirigente dell’azienda, William Salice. In un’epoca in cui il tenore di vita era più basso e i negozi di giocattoli con offerte accessibili erano pochi, si cercava un modo per non deludere i bambini più piccoli. Così si decise di inserire un elemento ludico in un momento quotidiano come la merenda. Il successo dell’ovetto dipendeva fin dall’inizio dalla presenza di un adulto, necessario sia per aiutare il bambino ad aprire l’involucro di plastica, troppo difficile da aprire da solo, sia per assemblare la sorpresa contenuta all’interno. In questo modo, il gioco, la sorpresa e il piacere del cioccolato diventavano un’esperienza da condividere insieme in famiglia.

 


All’inizio, le sorprese da inserire nell’uovo al latte venivano disegnate su un semplice foglio di carta, per poi prendere forma in prototipi realizzati a mano. Anche il colore dell’involucro di plastica – quel giallo che richiama il tuorlo dell’uovo vero – non fu scelto a caso, ma dopo numerose sperimentazioni. Oggi, come racconta spesso lo stesso Grünewald nei suoi incontri con studenti di design in tutto il mondo, la progettazione di ogni piccolo oggetto avviene tramite programmi al computer. Oltre alla creatività, la vera sfida consiste nel riuscire a racchiudere il gioco all’interno dell’involucro di plastica, trovando soluzioni sempre innovative per sorprendere i più piccoli. Ogni anno vengono ideati circa 200 nuovi giochi, per un totale di circa 10.000 sorprese create e vendute in 50 anni.


Il team guidato da Uwe Grünewald affronta ogni volta una sfida diversa: 12 persone dedicate alla creazione delle sorpresine, curando con attenzione il montaggio, le dimensioni e i gusti dei bambini. Un lavoro serio e fondamentale, anche se alla base c’è “solo un gioco”. La popolarità mondiale della Kinder e il valore elevato che alcune sorprese raggiungono nei mercati dei collezionisti, con prezzi che possono arrivare a migliaia di euro, ne sono una chiara testimonianza.


Fonte: Il papà delle sorpresine negli ovetti di cioccolata – Sale & Pepe.

 

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